L’agenda degli Amici dello Sferisterio 2020: primo appuntamento il 9 gennaio “Bianco, il colore del coraggio” dedicato al tema del festival 2020 e a seguire una serie di incontri di approfondimento dedicati al mondo dell’opera.

Voce, musica, scenografia, regia, storia, aneddoti, passione, coraggio: Opera. Un orizzonte infinito come quello che dà titolo al libro che si presenterà nell’ultimo degli appuntamenti proposti da Gli Amici dello Sferisterio per  il 2020.

Se conoscere e diffondere l’universo e la cultura lirica è la missione di questa associazione, il calendario di incontri proposto per i primi mesi di questo 2020 abbozza un percorso di scoperta e approfondimento: un invito per appassionati e curiosi che parte il prossimo giovedi, 9 gennaio. Nuove collaborazioni e la volontà di parlare di musica, teatro musicale da un punto di vista più ampio in queste proposte, Insieme alla FORM, Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, che, insieme al Macerata Opera Festival, all’UNIMC (Università di Macerata) e all’Accademia delle Belle Arti collaborano in diversi appuntamenti e con il patrocinio del comune di Macerata..

“La lirica è una delle indubbie ricchezze della nostra città e del nostro paese. Il Macerata Opera Festival ogni estate attira esperti e amanti dell’opera dall’Italia e dall’estero, e contemporaneamente intreccia un cosmo di realtà culturali del nostro territorio: dalla FORM al coro Bellini, i Pueri Cantores, per non dimenticare la grande famiglia dei tecnici senza i quali nulla sarebbe possibile. Far conoscere queste realtà per noi è un vero atto d’amore. Un gesto edonista e anche coraggioso di condivisione con chiunque possa sentire curiosità sulla lirica e tutto quello che significa”, spiega Lucia Rosa, che presiede gli Amici dello Sferisterio, associazione che ha contato nel 2019 oltre 150 soci.

Il primo incontro giovedì 9 gennaio alle ore 18 presso la Biblioteca della società Filarmonico – Drammatica in Via Gramsci a Macerata dedicato a #biancocoraggio. L’incontro è in collaborazione con la FORM, che inaugurerà la stagione musicale la settimana successiva – 14 gennaio -  con un concerto al Teatro Lauro Rossi. Il Professore di Filosofia del Linguaggio (UNIMC) Prof. Marcello La Matina spiega perché la lettura “in bianco” del cartellone del MOF 2020: “Bianco, il colore del coraggio”, una dissertazione sulla bravura e l’ardimento nella Tosca, Il Trovatore e Don Giovanni passando per l’Egmont di Beethoven in occasione dei 250 anni dalla nascita del compositore tedesco che sarà tema centrale nel concerto FORM..

Il secondo appuntamento il 20 gennaio, sempre alle ore 18 e dedicato ai soci (su prenotazione) con una visita al laboratorio di scenografia dell’ABA di Macerata. Con la guida dei professori Benito Leonori ed Enrico Pulsoni, entrambi docenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, l’idea è quella di visualizzare come nascono le scenografie delle grandi opere in cartellone.

Il dibattito sulla regia tra tradizione e innovazione ispira la conferenza del 10 febbraio (di nuovo alle ore 18, presso la Società Filarmonico Drammatica). Il Professore di Storia dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Prof. Pierfranceso Giannangeli spiega quali sono i diversi stili di regia.

A seguire, il 27 febbraio, il Professore di Musicologia generalee Musicologia Transculturale presso UNIMC, Vicenzo Caporaletti, percorrerà i 100 anni di musica in scena, da Mozart a Puccini.

Il giorno 3 di marzo, gli Amici dello Sferisterio incontreranno il pluripremiato violinista serbo Stefan Milenkovich (Serbia`s Artist of the Century, Brand Personality of the Year), prima del concerto in programma al Lauro Rossi (che si terrá alle ore 21).

Appena quattro giorni dopo, per la vigilia della festa della donna, le presenze femminili saranno protagoniste nella lezione magistrale della professoressa Laura Cosso (docente di Arte Scenica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano), che spiegherà i tratti delle personalità delle donne #biancocoraggio, ovvero le voci femminili della prossima stagione lirica, la Tosca, Doña Anna e Doña Elvira (nel Don Giovanni mozartiano) e Leonora e Azucena nel Trovatore di Giuseppe Verdi.

Il 18 marzo, i docenti di Linguistica e Testi per la Musica presso l’Università degli Studi di Milano, Prof.ssa Ilaria Bonomi e Prof Edoardo Buroni approfondiranno nella “Lingua dell’Opera Lirica” con la presentazione del loro libro edito da Il Mulino (ore 18, Biblioteca della Società Filarmonico-Drammatica).

Infine, il giorno 2 aprile, la giornalista e critica musicale Roberta Pedrotti presenterà il suo nuovo volume “Storia dell’Opera Lirica: Un immenso orizzonte. Dalle Origini ai nostri giorni” (edito da Odoya).

 

Tutti gli appuntamenti (escluso il 20 gennaio) sono aperti al pubblico e a ingresso libero.